È un Settembre Lucchese lontano quello in cui il babbo della piccola Laura compra alla sua bambina un paio di pinzettine marca Pastorino; non una girandola o un sacchetto di croccante, ma un piccolo utensile da artigianato, di quelli che si usano, tra le altre cose, per realizzare bijoux. Laura adora esplorare fiere e mercati, e ciò che la affascina di più è il creare con le mani. Il babbo lo sa bene, del resto condivide quella passione e, anzi, probabilmente è stato lui stesso a trasmetterla alla bambina. Chissà se avrebbe mai potuto immaginare, però, davanti a quella bancarella del Settembre Lucchese, che quelle pinzettine sua figlia le avrebbe avute e usate ancora una volta adulta, all’interno della sua piccola boutique-laboratorio al numero 37 di Via S. Andrea.
La “botteghina” di Laura (Casini) si chiama Ossidiana Monili, ed è un piccolo scrigno variegato, pieno di colori e con un’allure “tribal-chic”, dove Lucca si intreccia con l’Oriente e non solo. Qui, sotto l’ala protettrice dell’ ossidiana, pietra del cambiamento, il visitatore potrà viaggiare in luoghi mai visti e perdersi in sentieri magici di tessuto e carta, lastricati da pietre dure. Più in là, nella stanzina-laboratorio dove regna un meraviglioso “caos ordinato”, le mani di Laura lavorano instancabili per alimentare tutto questo: toccano, scelgono, tagliano, intrecciano, annodano. Nascono i monili: belli, unici, a volte vistosi a volte no; ognuno di essi è un abbraccio che protegge dalla tristezza, dalla negatività, quasi un incantesimo. Per questa signora, vulcanica e schiva al tempo stesso, non c’è cosa più bella, soddisfazione più grande.
Da qualche tempo, Ossidiana Monili collabora con la Casa Museo Giacomo Puccini di Lucca, per la quale realizza due linee: Turandot e Music. L’Oriente di Laura si intreccia con quello che è stato prima di Gozzi e poi di Puccini, ma non solo: arrivano inevitabilmente anche le suggestioni giapponesi di Madama Butterfly, e gli spartiti entrano a far parte dell’universo dei monili. La nostra creatrice è entusiasta di questa collaborazione stimolante e spera di farla crescere ulteriormente in futuro. Nel frattempo, la sua piccola boutique continua a produrre e vendere bellezza, un pezzo dopo l’altro; “armata” delle adorate pinzettine d’infanzia (che rappresentano la passione che alla fine è prevalsa, nonostante anni di studio e una laurea che l’avrebbero voluta su tutt’altra strada), Laura continua a far girare la sua giostra luminosa con pazienza e gioia, nella trepidante attesa della prossima anima che varcherà la soglia del numero 37 di Via S. Andrea.