Lucca, 1966. Profumo d’inchiostro e carta stampata: una piccola casa editrice “artigianale” apre i battenti in città. A fondarla è una donna con un grande amore per i libri e la cultura, che decide di intraprendere la strada dell’editoria venendo da una professione più tecnica, dal mondo della tipografia e della stampa. Sono anni in cui il vento del cambiamento sta iniziando a soffiare, soprattutto per le donne, e una folata di genuina emancipazione arriva anche per questa coraggiosa lucchese, che vive la situazione con estrema naturalezza, animata dall’entusiasmo di “fabbricare” libri. È un periodo storico in cui tutti più o meno parlano quasi esclusivamente di grandi temi, eppure Maria Pacini Fazzi decide (con un intuito che anticipa i tempi) di avviare la sua attività concentrandosi sulla valorizzazione del territorio che le è familiare: sarà proprio la città a costituire il punto di partenza per le prime opere di forte impegno editoriale, centrate sulla storia e sull’arte di Lucca. Con il passare degli anni, il campo d’indagine della casa editrice si è allargato all’intero territorio regionale e poi a quello nazionale; oggi, guidata da Francesca Fazzi (figlia di Maria Pacini Fazzi) la casa editrice annovera nel suo catalogo (più di 2000 titoli) sezioni e collane di bibliografia, letteratura, arte, storia e molto altro, eppure quel focus iniziale sul territorio lucchese è sempre rimasto assolutamente presente e vitale. Ne è testimonianza principe lo studio monumentale “Ville e Committenti dello Stato di Lucca” della storica dell’arte Isa Belli Barsali, libro che ha dato notevole risalto al territorio in termini sia di conoscenza che di prestigio; ne sono prova anche gli innumerevoli testi che affiancano un certo tipo di turismo, vissuto all’insegna dei beni culturali, dell’ambiente, della salute, testi che rappresentano il presente ed il futuro della casa editrice lucchese.
Nel 2016 la Maria Pacini Fazzi Editore festeggia i suoi primi 50 anni di attività, e lo fa restando fedele alle proprie origini e ai propri ideali, pubblicando una collana al femminile: diretta da una donna, scritta da donne e destinata in primis alle donne, “Italiane” è stata dedicata a biografie di nomi femminili che hanno contribuito a rendere grande l’Italia (come Nilde Iotti, Tina Anselmi o Maria Eletta Martini), a livello sia globale che locale.
Cinquantaquattro anni dopo la sua apertura, questa casa editrice piccola e accogliente, che già di per sé costituisce un ricchissimo mémoire, fa sentire la sua presenza sempre di più, in città e oltre, mantenendo inalterata quella passione che l’ha caratterizzata fin dal primo giorno…